CASE PASSIVE PER IL CLIMA MEDITERRANEO
responsabile: Prof. Domenico Laforgia
Il patrimonio edilizio italiano ha, in generale, prestazioni energetiche scadenti, in particolare se confrontato con gli altri paesi europei.
È necessario intraprendere una nuova strategia nel mondo delle costruzioni volta al risparmio energetico, in particolare, è auspicabile un ritorno alle tecniche costruttive del passato integrate con le nuove tecnologie. Il trullo è un classico esempio di costruzione perfettamente integrata nell’ambiente mediterraneo.
La progettazione comunemente detta bioclimatica richiede, da parte del progettista, una accurata analisi dello stretto rapporto esistente tra la casa e il clima che la avvolge per permettere una totale integrazione sul territorio. Questo approccio consente di progettare una costruzione mirata al raggiungimento del benessere termoigrometrico degli occupanti in modo differente, ad esempio, a Bolzano a Lecce, dove le criticità ambientali e meteorologiche sono prevalentemente nel periodo invernale ed estivo, rispettivamente.
Gli edifici passivi sono caratterizzati da perdite di calore così basse che il calore fornito dagli apporti solari (attraverso le finestre e vetrate esposte a Sud) e quello prodotto e recuperato da sorgenti interne (persone, apparecchiature, macchinari, illuminazione artificiale) può coprire quasi tutta l’energia necessaria per il riscaldamento invernale e il condizionamento estivo; il fabbisogno energetico residuo da coprire è inferiore ai 15 kWh/ m2a.