vedi settore di ricerca collegato: Tecnologie per il Patrimonio Culturale
Caratterizzazione di materiali organici con tecniche di spettrometria di massa convenzionale e con acceleratore
responsabile: Prof. Lucio Calcagnile
Negli ultimi anni la tecnica della spettrometria di massa ultrasensibile(o con acceleratore) ha ricevuto notele interesse per via delle numerose applicazioni a vari campi di ricerca. La tecnica si basa sulla misura diretta degli isotopi stabili e radiattivi mediante iniezione nell'acceleratore e successiva misura con faraday cups e detector dedicati.
Lo stesso acceleratore è solitamente in grado di misurare il frazionamento isotopico con la misura degli isotopi stabili iniettati. Il frazionamento isotopico in questo caso è quello totale e risente di tutti gli effetti di propagazione e interazione nelle varie parti del sistema.
In questa ricerca si cercherà di studiare tali effetti confrontandoli mediante la misura degli isotopi stabili ottenuta con uno spettrometro di massa IRMS. Questo strumento misura i rapporti degli isotopi stabili e consente di studiare il cosiddetto "frazionamento naturale". Tale misura potrà quindi essere confrontata con quella "totale" ottenuta con l'accelratore. Le applicazioni saranno prevalentemente su campioni organici provenienti da vari contesti: archeologici, geologici, ambientali, e di interesse forense. Con lo spettrometro IRMS si determineranno eventuali effetti dovuti alla dieta di individui particolari anche con la misura comparata del delta15N. Questa ricerca in parte rappresenta il proseguimento di quella iniziata negli anni precedenti.
APPROCCI INTEGRATI AMS-IBA NELLA DIAGNOSTICA DI BENI DI INTERESSE CULTURALE
responsabile: Prof. Gianluca Quarta
L’attività si inserisce nel filone di ricerca già intrapreso negli anni precedenti e riguarda l’integrazione di tecniche di analisi composizionale basate sull’utilizzo di tecniche non distruttive di spettroscopia nucleare (PIXE: Particle Induced X-Ray Emission) e PIGE (Particle Induced Gamma Ray Emission) con tecniche di datazione con il radiocarbonio mediante AMS (Accelerator Mass Spectrometry). Questo approccio è infatti in grado di fornire informazioni complementari in ambito archeologico e della diagnostica dei beni culturali, in tutti quei casi in cui l’informazione composizionale deve essere opportunamente inserita in un quadro di cronologia assoluta. Esempi delle potenzialità di questo approccio sono quelli legati allo studio delle tecniche di produzione e lavorazione di metalli antichi ed allo studio delle fonti di approvvigionamento e di circolazione delle materie prime in antichità. Nell’ambito di questa attività di ricerca è previsto lo studio di diversi classi di materiali quali ossidiane rinvenute in contesti preistorici datati con il radiocarbonio, manufatti ceramici rivenienti da contesti di epoca preistorica e storica e manufatti metallici. L’attività di ricerca porterà a definire database composizionali delle singole classi di materiali e a ricostruire l’evoluzione temporale delle tecniche di lavorazione e dell’utilizzo delle diverse fonti di approvvigionamento delle materie prime.
|