La ricerca europea si apre alle aziende che vogliano provare le potenzialità della tecnologia RFID per la tracciabilità di cibo e bevande.
L’UNIVERSITA’ DEL SALENTO NEL PROGETTO EUROPEO SULLA TRACCIABILITA’
Sollevare in aria calici rubini, molto presto significherà anche sapere tutto dell’uva che ha dato origine al nostro brindisi. Dove è cresciuta, come è stata raccolta, fino alla distribuzione della bottiglie. Si chiama Farm To Fork, infatti, il progetto europeo sulla tracciabilità alimentare nel quale sono coinvolti anche esperti dell’Università del Salento.
Dalla fattoria alla forchetta, traduzione letterale. Ovvero dal produttore al consumatore. Nel caso di un’azienda vitivinicola, ad esempio, è possibile seguire tutte le fasi di produzione del vino. Questa tracciabilità di cibo e bevande è garantita grazie all’applicazione della tecnologia di Identificazione a Radio Frequenza, detta RFID.
In pratica attraverso un antenna reader, che legge delle informazioni, e dei tag posti sugli oggetti, le cose possono “comunicare”.
Gli studiosi coinvolti nel progetto sono gli esperti di Campi Elettromagnetici del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, diretti dal professor Luciano Tarricone.
Il progetto è stato recentemente avviato in via ufficiale a Bruxelles alla presenza del coordinatore, Università di Wolverhampton, e degli altri dieci partner, che rappresentano sei diversi stati europei. Fra i partner italiani è presente, unica università del nostro paese, l’Università del Salento.
“Il mercato alimentare rappresenta uno dei settori con maggiori potenzialità per ottenere un “Return on Investment” dall’applicazione della tecnologia RFID in vari aspetti: dall’autenticazione dell’origine dei prodotti, alla riduzione di sprechi, dall’ottimizzazione della logistica all’incremento della qualità del prodotto finale.”, spiega Luciano Tarricone, che sottolinea: “Farm To Fork, F2F, intende dimostrare i benefici derivanti dall’uso degli RFID in tutti i processi della produzione e della catena del valore, garantendo la tracciabilità dei prodotti in Europa, dal produttore (farm) al consumatore (fork). Si punta ad armonizzare produttori internazionali, processi, venditori e consumatori attorno ad un sistema informatico che si avvale di soluzioni standardizzate per la tracciabilità e l’autenticazione dei prodotti alimentari.”.
In particolare, il gruppo di Campi Elettromagnetici ha recentemente avviato un progetto pilota in collaborazione con l’Azienda Agricola Mastrodomenico, di Barile (Pz), sito internet http://www.vignemastrodomenico.com.
Obiettivo del progetto pilota è il tracciamento di tutte le fasi di produzione del vino, a partire dalla raccolta dell’uva, sino alla distribuzione delle bottiglie.
IL PROGETTO: FarmtoFork (F2F) è un progetto europeo finanziato nell’ambito del programma ICT (Information and Communication Technology) PSP (Policy Support Programme) del CIP Programma per la Competitività e l’Innovazione). Obiettivo principale di F2F è dimostrare e validare presso le piccole e medie imprese le potenzialità della tecnologia RFID per la tracciabilità di cibo e bevande.
La filosofia “Farm to Fork” presta inoltre particolare attenzione allo sviluppo e all’aggregazione a livello nazionale ed europeo di progetti pilota per la gestione della catena del valore. In tal modo, si offre la possibilità, a ciascuno di essi, di essere riconosciuti a livello internazionale e di contribuire alla diffusione della consapevolezza dei benefici potenziali derivanti dall’uso della tecnologie RFID.
Informazioni più dettagliate sul progetto sono disponibili sul sito www.rfid-f2f.eu oppure contattando il professor Luciano Tarricone (luciano.tarricone@unisalento.it)
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